Il paesaggio naturale e culturale dell’Alto Adige, unico nel suo genere, e i prodotti realizzati in modo sostenibile, costituiscono la base per una vacanza esperienziale, sia all’aria aperta, tra camminate e giri in bicicletta, sia al chiuso gustando la gastronomia locale. Durante il loro soggiorno, gli ospiti hanno modo di osservare le coltivazioni di materie prime e nelle strutture ricettive imparano a conoscere i prodotti, tra le altre cose sotto forma di trattamenti. Al loro rientro a casa, gli stessi prodotti ricorderanno la vacanza altoatesina. Tendenze globali, come per esempio la mindfulness e il concetto di cultura slow, l’alimentazione sana e genuina e la medicina olistica e preventiva, conferiscono ulteriore forza a quest’area strategica.
Se l’Alto Adige riuscirà a coniugare questi presupposti unici con le nuove competenze nella realizzazione di prodotti alimentari e cosmetici naturali, e commercializzerà queste sinergie come un pacchetto complessivo, nascerà una nuova forza in grado di contribuire rilevantemente al marchio “Alto Adige”. Ciò significa, da un lato, che durante l’anno viene generato un valore aggiunto supplementare e dall’altro la possibilità di generare maggiori sinergie includendo altri settori al di fuori di quello turistico e agroalimentare (ricerca e sviluppo, formazione, produzione di cosmetici naturali etc.).
Affinché ciò abbia successo, è necessario avvicinare gli operatori dei settori dell’agricoltura e del turismo. E in questo processo rivestono particolare importanza i piccoli circuiti economici locali, il livello di autosufficienza nella gastronomia e l’utilizzo attento del paesaggio e delle risorse.